Supertessile S.A. di Rieti

La Società Generale della Viscosa apre a Rieti lo stabilimento Supertessile s.a. nel 1928. Oltre alla fabbrica viene creato un borgo operaio con ville per i dirigenti e palazzine per gli operai. Progettista dello stabilimento è l’Ing. Arturo Hoerner. Completano le strutture una serie di edifici adibiti a servizi sociali (teatro, asilo, infermeria, lavanderia, forno etc.). Nel 1930 lo stabilimento conta circa 4000 addetti.

Nel 1937 accanto alla Supertessile, apre uno stabilimento della Montecatini in cui si produce l’acido solforico necessario alle lavorazione del filato di viscosa.

La prima grande crisi dello stabilimento è alla fine degli anni ’70 quando, per un periodo, lo stabilimento viene chiuso. Per tentare un rilancio la proprietà (SNIA Fibre) installa a Rieti dei macchinari innovativi: gli FCT3000. Si tratta di macchine moderne e automatizzate che permettono di accorpare più fasi del processo di produzione. Lo stabilimento riapre nel 1987 e continua a produrre, ridimensionando di anno in anno la propria capacità, sino al 2006, anno delle definitiva chiusura.

Fotografie d’epoca dello stabilimento (A. Tomassetti, Rieti)

All’ingresso dello stabilimento è ancora presente la tettoia con i ganci dove gli operai appendevano le biciclette, con il monogramma SV – SNIA Viscosa

Tra le carte presenti negli uffici (fortunatamente salvate nel 2015 e oggi conservate nell’Archivio di Stato di Rieti) è possibile trovare alcune testimonianze davvero interessanti

L’azienda sospende munificamente il pagamento della pigione a un operaio la cui casa è stata bombardata nel 1944

Una lunga serie di punizioni è annotata in questa scheda di un’operaia indisciplinata. Andando a leggere con più attenzione si vede che la ragazza è nata nel 1919 e le punizioni iniziano a essere annotate nel 1931: si tratta di una bimba dodicenne
Lo stabilimento della Montecatini, adiacente alla fabbrica, in cui si produceva l’acido solforico

Pianta dello stabilimento

  1. Area demolita
  2. Terrapieno con vasca di contenimento del terreno rimosso per la bonifica
  3. Torre dell’acqua e uffici
  4. Officine
  5. Filature/Essiccatoio
  6. Deposito cellulosa
  7. Reparti chimici
  8. Centrale termoelettrica
  9. Locale compressori
  10. Impianti antincendio
  11. Trattamento acque
  12. Officine
  13. Locali biossido, idrossido di sodio e bagni filatura
  14. Edificio solfato
  15. Edificio Montecatini (esterno all’area): qui si produceva l’acido solforico

Dal volume “Il cemento armato nelle costruzioni civili ed industriali” del Prof. Ing. Luigi Santarella (Hoepli, 1928)

Galleria fotografica

Approfondimenti e fonti

  • Fotografie storiche dall’archivio del CID di Torviscosa
  • Report “Next Rieti”
  • Architetture industriali dismesse (Paolo Cavallari, Edoardo Currà – Edicom Edizioni 2014)
  • Aree industriali dismesse e città storica: Rieti, laboratorio di sinergie sostenibili (Edoardo Currà, Lorenzio Diana, Emanuele Habib – in_bo n.5 dicembre 2012)
  • “Una città e la sua fabbrica: la storia della Snia-Viscosa a Rieti” – Tesi per il Master in innovazione e impresa di Annamaria Di Gregorio

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