Ravenna industriale

Le torri Hamon

Le due torri di raffreddamento sono state costruite tra il 1958 e il 1963 e si trovano nell’area che ospitava la SAROM Società anonima di raffinazione olii minerali” di Attilio Monti: la raffineria chiude nel 1985 e tutti gli impianti vengono demoliti e rimossi a inizio anni 2000. Le due torri sono gli ultimi due testimoni di questa realtà industriale e ora (marzo 2024) sono in fase di demolizione. L’area, passata da SAROM a Eni, viene da questa venduta nel 2024 all’Autorità Portuale di Ravenna per la realizzazione di un parco fotovoltaico. Ormai divenute icone del panorama industriale della città, sono spesso citate a sproposito come paesaggio del film “Deserto rosso” di Antonioni: la torre che si vede nel film, alle spalle di Monica Vitti, era in realtà nell’area Anic (Azienda Nazionale Idrogenazione Combustibili) ed è già stata abbattuta anni fa. Le torri devono il proprio nome alla storica azienda che produce questi manufatti per il raffreddamento dell’acqua, la Hamon Group, acquisita dalla John Cockerill nel 2022.

Magazzino SIR

Nell’area della darsena sorge il magazzino paraboloide della SIR Società Interconsorziale Romagnola“, conosciuto come “il sigarone”. Realizzato su progetto dell’ingegnere Elio Segala nel 1957 – con chiara ispirazione ai lavori di Pier Luigi Nervi – viene utilizzato come deposito di concimi sino agli anni ’80 del secolo scorso. A differenza delle torri Hamon è scampato alla demolizione prevista per utilizzare l’area per un supermercato.

Silos Granari del Candiano

Nel 1925 viene realizzato il primo edificio della società Silos Granari del Candiano nell’area precedentemente occupata da un cementificio. Nel 1933 c’è un ampliamento verso est. Oltre ai due corpi fabbrica sono presenti 14 silos in metallo, un’officina, uffici doganali e una palazzina per gli uffici e l’alloggio del custode.

Consorzio Agrario Provinciale

Il Consorzio Agrario Cooperativo viene fondato nel 1899 e si occupa principalmente della rivendita di concimi e macchine agricole. Viene abbandonato negli anni ’80 del secolo scorso.

Mulino Spagnoli & Padovani e Montecatini

Il Mulino Spagnoli & Padovani viene realizzato nel 1912 e distrutto dai bombardamenti della seconda guerra mondiale. Nel dopoguerra viene ricostruito e integrato in fasi successive sino ad assumere l’aspetto attuale. L’ultima denominazione, prima della chiusura definitiva nel 2010, è Mangimificio Martini.
Subito accanto sorge la “Cattedrale di Legno” ossia lo scheletro del capannone della fabbrica di concimi Montecatini, costruito nel 1930.

Panorami industriali

Approfondimenti e fonti