Il radar Duga-1 di Chernobyl

Il radar “Duga” (in russo, “Arco”) è un sistema radar “OTH” (over the horizon) sviluppato in Unione Sovietica a partire dagli anni ’60. Lo scopo di questi radar è quello di intercettare con largo anticipo il lancio di missili da parte degli Stati Uniti in un’epoca in cui la tecnologia satellitare è ancora inutilizzabile a tale scopo.

La foresta che circonda la stazione ricevente, visibile sulla sinistra

In questa mappa sono localizzati gli impianti realizzati dai sovietici: https://bit.ly/duga-radar

La posizione dei tre radar Duga

Ad oggi tutti gli impianti sono stati dismessi, sostituiti dal monitoraggio satellitare. L’unica antenna ancora esistente è quella ricevente di Duga-1: le altre strutture sono state tutte demoilte.

Il primo impianto, destinato all’utilizzo militare effettivo (il Duga-0 è servito solo per testare la tecnologia e non è mai stato utilizzato sul campo), prende il nome di Duga-1 ed è composto da tre installazioni separate: il trasmettitore, il ricevitore e le antenne di taratura.
Le antenne di taratura sono una struttura con antenne circolari destinata all’analisi della ionosfera con la tecnica “Reciprocal Oblique Sounding”. Il loro scopo è analizzare le caratteristiche della ionosfera per tarare la ricezione dei segnali del ricevitore e stabilire le frequenze più adatte da utilizzare.

Il trasmettitore si trova circa a 130 km a nord di Kiev, il ricevitore e le antenne di taratura si trovano invece nella zona di esclusione attorno alla centrale di Chernobyl.

I boschi intorno alle infrastrutture del ricevitore Duga-1

Il sistema Duga-1 entra in funzione nel 1976 e in tutto il pianeta inizia a essere captato il suo segnale sotto forma di ticchettio a 10Hz. La vera natura di tale segnale ad onde corte è nota solo alla NATO mentre, nella comunità civile, si fanno le più disparate e fantasiose ipotesi, arrivando ad immaginare addirittura strumenti per il controllo del clima, della mente o raggi di distruzione a distanza…

A causa della provenienza geografica e dell’intermittenza del suono, il sistema “misterioso” viene soprannominato “Russian Woodpecker”, ossia Picchio Russo.

Il radar rimane in funzione sino al 1989, anno in cui cessa completamente il suo segnale radio.

Ricevitore Duga-1

Vuole la leggenda che, per mantenere segreto il luogo dell’installazione, all’inizio della strada per arrivarci sia stata costruita questa falsa stazione degli autobus con il mosaico di un orsetto, in modo da poter dire, a eventuali curiosi, che la strada porta ad una scuola.

L’impianto è composto da alcuni edifici che ospitano gli apparati e le sale controllo e dalle due gigantesche antenne riceventi larghe 250 metri una e 420 metri l’altra e alte sino a 150 metri. Alle spalle dell’array di antenne c’è un mastodontico edificio a forma di corridoio, lungo oltre 700 metri. Per facilitare l’accesso alle antenne, per la manutenzione, sono presenti numerosi ascensori.

Il cancello di ingresso all’area

Antenna di taratura Duga-1

L’impianto è composto da un edificio centrale, contenente gli apparati elettronici, e da due array circolari concentrici di 240 antenne (120 per ogni circolo) con un diametro di 200 metri. Ad oggi (2021) le antenne sono state completamente smontate e sono rimaste le cataste dei pezzi di ferro che le componevano.

Il piano interrato dell’edificio è completamente allagato e, nel piazzale antistante, c’è un vecchio camion dei vigili del fuoco.