La miniera del Tafone

Nella seconda metà dell’800 inizia lo sfruttamento minerario dei giacimenti del fosso del Tafone, da cui si estrae principalmente antimonio. Già dal 1949 la società AMMI S.p.A. si interessa ai giacimenti della zona commissionando al geologo Gabor Dessau una serie di studi propedeutici allo sfruttamento minerario.

Alla fine degli anni ’60 la AMMI S.p.A. inizia la coltivazione industriale dei due giacimenti individuati: quello nord – attualmente è diventato un lago – e quallo sud. Le principali aziende responsabili nel tempo della miniera (tutte facenti parte della galassia ENI) sono le seguenti:

  • 1967- AMMI S.p.A.
  • 1979 – SAMIM S.p.A.
  • 1987 – SAMETON S.p.A.
  • 1989 – SNAM S.p.A.
  • 1993 – Nuova Solmine S.p.A.
  • 1993 – Mineraria Campiano S.p.A.
  • 1993 – Secoto
  • 2002 – EniChem S.p.A. (oggi Syndial)

L’estrazione del minerale termina nel 1989 ma gli impianti di trattamento continuano a funzionare, utilizzando minerali provenienti da altri siti, sino al 2001. Parte dell’area di coltivazione è stata successivamente utilizzata come discarica di rifiuti urbani sino al 2012.

Approfondimenti e fonti