Le miniere di lignite di Ptolemaida

Ancora nel 2017 la Grecia ha prodotto il 33% della propria energia elettrica grazie all’utilizzo della lignite. Il più vasto giacimento di lignite in Grecia si trova nell’area di Ptolemaida (Macedonia occidentale) ed alimenta quattro centrali termoelettriche attualmente spente o in dismissione (Ptolemais I, Agios Dimitrios, Kardia e Amyntaio).

È in costruzione una nuova centrale – Ptolemais V – di moderna concezione con una resa di 660MW elettrici e 140MWth per il teleriscaldamento. Ptolemais V avrà un consumo annuo stimato di otto milioni di tonnellate di lignite. La sua vita prevista, come impianto alimentato a lignite, è estremamente breve poiché è pianificata la conversione a gas nel 2025, anche se l’attuale scenario internazionale potrebbe rimettere in discussione i piani.

La centrale Ptolemais I

I giacimenti di Ptolemaida sono composti da strati di lignite alternati a depositi calcarei, cosa che li rende poco pregiati e piuttosto difficoltosi da utilizzare. Tutta l’attività estrattiva è di superficie ed avviene tramite enormi scavatrici a tazza ed impianti di nastri trasportatori che portano il materiale di scavo direttamente alle centrali che lo utilizzano.

Attualmente le tre aree di coltivazione mineraria attive a Ptolemaida sono: Mavropigi, South-West Field e South Field e si stima arriveranno ad esaurirsi nel 2050.

  • A: Mavropigi (in attività)
  • B: South-West Field (in attività)
  • C: South Field (in attività)
  • D: dismessa
  • E: dismessa e ora sede di costruzione di Ptolemais V
  • F: dismessa
  • G: Amyntaio (dismessa)

Lo sfruttamento minerario della regione di Ptolemaida inizia nel 1955 ad opera dell’azienda LIPTOL ed è frutto della necessità di elettrificare il paese nel dopoguerra. I giacimenti vengono anche utilizzati per la produzione di fertilizzanti nitrati.

Nel corso degli anni l’attività mineraria ha seguito la direzione delle vene dei giacimenti e ha comportato la cancellazione di interi villaggi di cui sono rimasti spesso solo i cimiteri e le chiese, risparmiati per rispetto religioso.

Chiese e cimiteri abbandonati nelle aree di coltivazione

Nel 1959 la LIPTOL viene partecipata al 90% dalla PPC (Public Power Corporation S.A.), azienda statale, che la assorbe definitivamente nel 1975.

Tra il 1958 e il 2005 la produzione di lignite (unitamente al suo sfruttamento per la generazione di energia elettrica) è cresciuta del 7% annuo.

Ancora nel 2018 la lignite è responsabile di circa il 30% di tutta la produzione elettrica della Grecia.

Il villaggio di Palia Ampelia

Nell’area di Ptolemaida si sta affrontando una sfida enorme che vede contrapporsi la necessità di sopravvivenza dell’economia locale (quasi totalmente retta dal settore minerario e dal suo indotto), la transizione verso nuove forme di generazione della corrente meno impattanti sull’ambiente e la gestione delle enormi aree minerarie al termine della loro vita utile.

Le foto sono state scattate nel corso di successivi viaggi tra il 2015 e il 2022, resi indimenticabili dall’ospitalità dell’hotel del nostro straodinario ospite Iakovos Pantelidis.

Le aree minerarie